PARAFRASANDO QUA E LÀ

Spaccato di varia Umanità, interpretato nel segno del buon senso, della propositiva ironia, del fare "Pro", giammai del fare "Contro".

Chissà se dopo l’enfasi della “Grandeur di maniera” possa ritornare il gusto della giusta misura e dell’apprezzamento delle cose che sono veramente importanti e fondamentali, contro l’esibizione di manierismi ed ostentazioni del vacuo?

Porgo il mio saluto agli assidui lettori di questa mia rubrica, fedelissimi del “Giornale più rosa che c’è…”, rubrica quasi sistematicamente presente nel tempo, luogo di divertissement e di ironia che accoglie riflessioni e ragionamenti del tipo “…qua e là…” e che si pregia d’esser sempre “acqua e sapone”!

E’ l’antico detto che per secoli ha fatto scuola: ognuno ha i suoi gusti. Essi sono indiscutibili! Ebbene, pare che nel tempo del post post industriale, alcuni orientamenti che vengono da lontano e che si sono perpetuati in divenire, rappresentandosi quali pietre miliari che conducono ciascuno, nel proprio cammino, alla giusta meta, si stiano disgregando, a causa della superficialità. Il perché di tanto?

Vecchie reminiscenze quelle che ci catapultano indietro nel tempo. Vi ricordate il severo giudizio della professoressa di lettere che ammoniva quello sventurato che, nel suo compito in classe “seppur corretto nella forma” era “fuori tema e presentava elementi impropri”?

Autotutela, attenzione per la salvaguardia di ciò che riguarda ciascuno di noi, salvaguardia di ciò che ci spetta, conservazione e valorizzazione del proprio ruolo e dell’immagine: tutti principi legittimi che debbono trovare la loro “realizzazione concreta” nelle dinamiche di “ogni giorno”.

Carissimi Noi tutti, escluso Nessuno: da un po’ di tempo abbiamo imboccato la strada dell’innovazione, della digitalizzazione, dell’informatizzazione tout court. E’ cosa buona, anzi eccellente: tutto ciò significa progressi nel campo scientifico, medico, della cultura e della conoscenza in genere.