PARAFRASANDO QUA E LÀ

Spaccato di varia Umanità, interpretato nel segno del buon senso, della propositiva ironia, del fare "Pro", giammai del fare "Contro".

Infastidimento, anzi iper infastidimento: è questa la più nuova e ricorrente facciata delle “persone importanti” di oggi e, specie di quelle che sono al servizio degli altri e che, gli altri stessi mantengono, con le loro tasse!!!

I superinfastiditi di quell’oggi becero e malsano sono tanti e dilagano sempre di più. Eccoli: super tecno/burocrati, figure apicali di alto rango, detentori del destino altrui nelle cui mani si plasma ciò che sarà dei più.

Solito gioco di parole? No. Sostanza. Ebbene, l’idea della Bellezza è sempre molto personalizzata e, ad essa, si associano non solo connotati riferiti a ciò che convenzionalmente possa “piacere ai più”, secondo parametri diffusamente condivisi, suscitando una positiva e rinforzante reazione di riscontro visivo, ma anche connotati riferibili al riconoscimento, diffuso, di qualità positive, sempre in ragione di parametri largamente condivisi, suscitando un’altrettanto positiva e rinforzante reazione di riscontro comunicazionale.

Si dice che il coniglio, prezioso ed amabile animaletto del nostro habitat, sia …poco coraggioso. E’ che, in effetti, si parla del coniglio, ancorchè della Persona: la questione è non è esclusivamente circoscritta all’essere o non essere arditi e sprezzanti del pericolo, ma l’essere più o meno orgogliosi, di quell’orgoglio che in effetti non è Orgoglio, bensì “orgoglietto”, nel suo connotato dell’esser pavidi e timorosi…di tutto e di più!

Cosa volete che importi della Stizza ai lettori? Niente o tanto?

A titolo personale, ma non troppo, ritengo che ai lettori, in quanto Persone, della Stizza importi, e tanto. Anzi, tantissimo. Questo, dato che lo Stizzoso non è, purtroppo, soggetto di rara diffusione, né a rischio estinzione. E’, invece, soggetto in via di esponenziale replica di se stesso: ce ne sono così tanti, anche in erba, che i conti non tornato più. Si, cari e generosi lettori che da anni seguite Pole Position, lo Stizzoso è presente, a macchia di leopardo, con la tendenza ad espandersi in modo uniforme. Direi di più: sono tanti anche quelli in formazione.

Nell’epoca delle incertezze, si corre il rischio di suggellarne tante, e sempre di più, giorno dopo giorno, anche senza esserne consapevoli. E, in questi casi, le ricadute potenziali possono avere effetti non facilmente ricomponibili, almeno a breve termine.

Ad esempio, l’equivoco che può essere fatto subire a chi, in fase di formazione, non riceva opportuni orientamenti per quel che concerne il come organizzare le sue e le altrui cose che appartengono ( o apparterranno) alla sfera del proprio vissuto. In una parola, le abilità dell’organizzazione, dell’ordine mentale, dell’individuazione anche immediata di algoritmi e sequenze tali da permettere alla persona di agire in maniera congrua ed in tempi ragionevoli (!), riferimenti che, da qualche tempo, vengono ricondotti, erroneamente, a concetti dalla valenza restrittiva, in antitesi alla creatività e, perciò, fatti coincidere a categorie negative.

Si potrebbe quasi affermare che intorno al concetto di “Tempo libero” si sia costruita una vera e propria sociologia. Infatti, di questa nozione di parla in diversi luoghi ed anche in termini accademici e per molteplici diversi motivi.

Il “Tempo libero”, cioè quella porzione di esistenza di ciascuno nella quale teoricamente non ci sono obblighi da assolvere, si traduce come oggetto di riflessione, fino ad elevarsi a “Luogo mentale”.