PARAFRASANDO QUA E LÀ

Spaccato di varia Umanità, interpretato nel segno del buon senso, della propositiva ironia, del fare "Pro", giammai del fare "Contro".

Tutti si proclamano efficientisti. I più, addirittura, si battono senza remore affinché i servizi funzionino alla perfezione, mettendo al bando ogni sorta di discrasia. Anzi, ogni responsabile di disservizio… per come è invocato, deve essere severamente punito, anche con la gogna pubblica, non ultimo con il carcere duro!

Ma, quanti slogan dobbiamo sorbirci, in questa palude di disincanto? Ancora peggio nel futuro, sempre più annegati nella retorica del perbenismo ostentato, giammai tradotto in fatti di ordinaria normalità?

Ecco lo spunto, forse meglio definibile casus belli: la consolidata consuetudine, ormai tollerata, di non rispondere più al telefono se sei chiamato, specie (e, in moltissimi casi) se trattasi di un telefono allocato negli uffici pubblici.

Lo scenario è quasi identico dappertutto, salvo le eccezioni, al di là delle generalizzazioni. Telefoni e ritelefoni, anche ad un cellulare evidentemente aziendale, e nessuno risponde. Invano si tenta, a tutte le ore, immaginando chissà quale grave impedimento possa essere causa che non permettere all’omino di turno di alzare quella benedetta cornetta, lacerata dal grido stridulo di una suoneria snervante che provoca solo stress. Eppure, nessuno risponde. Quasi mai. Addirittura, nei casi d’eccezione, ci si meraviglia che qualcuno dia riscontro a chi telefona per avere informazioni o comunicare qualcosa. Tutto questo, purtroppo, è regola di fatto. Ancorché tollerata, anzi piacevolmente tollerata, sulla base dell’altrettanto frase di maniera che ne giustifica la sua nefandezza: … ormai non si telefona più. Manda una mail. Anzi, una pec, che è meglio!

Ci rendiamo conto dell’assurdo? E, ancor di più, dell’inevasa risposta che chicchessia darebbe alla Buona Anima della Nonna, nel suo essere Massaia doc, allorquando ella dovesse chiedersi, angelicamente: Perché, se i telefoni non si usano più, non li staccano del tutto?

E, avrebbe ragione. Così, l’Italia risparmierebbe molti danari che, invece di essere spesi per canoni di telefono fuori uso, potrebbero essere donati, almeno, in beneficienza oppure, ancora meglio, essere utilizzati per assumere qualche disoccupato di troppo!

Che ne dite anche voi, cari lettori?

                                                                                                          Giancarlo Caroleo