LA TORPEDO BLU

Ritorna “La Torpedo Blu”, breve momento di piacevole revival di quei mezzi che hanno positivamente segnato una porzione del nostro vicino passato, rubrica che utilizza, per darsi un connotato, lo stesso titolo di una famosissima canzone del Maestro Gaber il cui valore, anche nel suo caso, il tempo non cancella!

 

 

Il 2024 ormai trascorso, posta con sé una memoria, importante quanto significativa: i 50 anni della Mini ’90.

La vetturetta, famosa e diffusissima fino ai primi anni duemila, è da annoverare tra i capolavori dell’industria automobilistica internazionale, discesa però da una sua primogenitura stilistica nel design italiano.

Quelli degli Anta la ricordano con nostalgia, quella mitica Lancia Y10, agile, versatile, scattante ed economica nella gestione.

Montava il solido Fire 1000 cc e di serie aveva la quinta marcia, ma anche il climatizzatore.

Aveva un nome evocativo, tra i tanti modernismi di quegli anni: il Garelli Katia (versione più di moda del nome Caterina…), cinquantino di ridotte dimensioni e ruote piccole, ma ergonomico e funzionale per circolare in città. Erano gli inizi degli anni sessanta. Le case costruttrici di motocicli si dilettavano in sperimentazioni che risultavano, tutte, di successo, capaci di soddisfare le crescenti esigenze della mobilità urbana, dell’economicità e della funzionalità.

La 600 Multipla, icona della storia della motorizzazione di massa italiana, ha lasciato un segno indelebile, divenendo un Classico che premia la creatività e l’ingegno italiano.

Messa in produzione da FIAT nel 1956, ha rappresentato una geniale sintesi tra funzionalità, utilità e gusto estetico. Un mezzo tuttofare, al servizio della gente comune, dell’impresa e dell’intera società degli anni sessanta.