LA TORPEDO BLU

Ritorna “La Torpedo Blu”, breve momento di piacevole revival di quei mezzi che hanno positivamente segnato una porzione del nostro vicino passato, rubrica che utilizza, per darsi un connotato, lo stesso titolo di una famosissima canzone del Maestro Gaber il cui valore, anche nel suo caso, il tempo non cancella!

 

 

Il 2024 ormai trascorso, posta con sé una memoria, importante quanto significativa: i 50 anni della Mini ’90.

La vetturetta, famosa e diffusissima fino ai primi anni duemila, è da annoverare tra i capolavori dell’industria automobilistica internazionale, discesa però da una sua primogenitura stilistica nel design italiano.

Era connotata tre le tuttoavanti più scattanti e dinamiche, brillante nelle prestazioni, ancorché funzionale ed utile nel traffico cittadino.

Piccola, ma spaziosa, era riuscita ad intercettare le esigenze più disparate: piaceva alle signore perché elegante e ricercata nei particolari; ai più giovani in quanto pratica e semplice anche nella manutenzione; a tutti gli altri, poi, per la sua estrema versatilità.

Qualche altra volta, in passato, attraverso questa rubrica abbiamo raccontato il Progetto Mini ’90, descrivendone ragioni, finalità commerciali e ricaduta sul mercato dell’auto di quegli anni.

Ora ne parliamo in termini diversi, pensando a quell’auto come un’icona del suo tempo, sintesi di una visionaria idea di mobilità che oggi, più che mai, avrebbe ragioni concrete di essere.

I suoi 50 anni sono trascorsi, però, senza lasciare adeguato segno del suo vero valore.

Tale progetto andrebbe preso ad esempio da progettisti e capitani di industria, immaginandone una sua riproposizione, facendola rientrare nel mercato dei nostri giorni, paradossalmente asfittico e malato di scarsa creatività stilistica ed estetica.

Una Mini ’90 rifatta tale e quale a quella del suo tempo, semmai integrata solo da qualche soluzione tecnologica di routinaria definizione (ad esempio iniezione elettronica, air bag, frenata elettronicamente controllata…), avrebbe modo di sfondare, alla grande, permettendo il riuso di un progetto industriale geniale e senza tempo!

I fan della Mini ’90, oggi, non sono tantissimi, ma è certo che i possessori di questo piccolo gingillo sono consapevoli di avere in garage un pezzo importante di storia.

 

                                                                                                   Giancarlo Caroleo