Sono imponenti, ingombranti in lungo ed il largo, quasi “matrone della strada”: si, le auto di oggi, quelle ormai “iper” in tutto, o quasi! Infatti, anche la più minimale (ex utilitaria), è enormemente grande nelle sue forme, per la cilindrata, per i pollici degli pneumatici…per la sua gestione che è pariteticamente onerosa rispetto alle auto “maggiori”.
Analogamente, anche per le altre tipologie di automobili vale la stessa regola: tutte enormi, che occupano spazi immensi nel garage, ai parcheggi, sulle carreggiate…
Ma, a fronte delle loro “enormità”, scadono più o meno tutte nel rapporto ingombro esterno/spazi interni. Infatti, sia le utilitarie, sia le premium e/o congeneri, per lo più, in relazione alla loro complessiva consistenza volumetrica, all’interno risultano anguste, scomode nella seduta, assenti di piani di appoggio capaci di contenere qualsiasi oggetto; inoltre, sono pure super imbottite di plastiche, tappezzate di stoffe o pseudo stoffe maleodoranti soprattutto se l’auto resta sotto il sole per più di mezz’ora, inibite alla giusta visuale con vetrate inadeguate ed angoli morti tali da necessitare di montaggi di dispositivi sensori di che nell’errata convinzione di poter sostituire l’occhio umano inondano l’abitacolo con sequele di striduli “zip, zip” ad ogni più sospinto disorientando il guidatore anche mentre sta parcheggiando…
Insomma, la maggior parte delle nostre “belle e tecnologiche” auto di oggi, sembrano essere rappresentative, appieno, dei rivoli mediatici del nostro tempo, laddove l’immagine sovrasta la sostanza e l’apparire prevale sull’essere!
Eppure, queste auto sono percepite come “belle”, oppure appaiono tali, senza assolutamente esserlo?
Riflettiamoci un poco!