Ricordate, voi tutti, quando negli anni settanta/ottanta, l’auto o la moto diventavano, la “Mia Lei” oppure il “Mio Lui”? Quando, cioè, la Autobianchi A112 era “Il 112”, così come una motocicletta Laverda 750 a manubrio basso, diventava “Il Laverda”? E, questo avveniva anche per la “GT Alfa Romeo” che diventava “Il GT”, per la “Mini Minor Cooper 1300”, che era “Il Cooper”; tutto ciò, però, aveva anche il suo contrappasso: il Motocarro era, per tutti, “L'Ape” e, contestualmente, il Monovolume 600 Multipla, era per i più “La Multipla”!
Come mai tutto ciò? Forse per la forte passione che eravamo (o, ancora, siamo) capaci di sprigionare per un mezzo meccanico che, chissà come, evoca passioni ed emozionalità?
Resta un fatto: la curiosità sul come e sul perché potesse prevalere l’idea di una “Mia Lei” piuttosto che di un “Mio Lui”, ancorchè la percezione, quasi fisica, dell’attribuzione di genere a degli oggetti fatti di metallo, plastica e congeneri… Chissà! Forse un giorno lo si capirà. E, questo, quando? Forse, giammai?