Per rispettare la tradizione, sulla tavola della Vigilia di Natale non può mancare una prelibata frittura di pesce, un secondo di mare apprezzato da grandi e piccini.
Vi suggeriamo alcuni trucchi per un fritto perfetto, croccante, asciutto e profumato!
IL PESCE deve essere di ottima qualità e preferibilmente fresco. Lavatelo ed asciugatelo molto bene.
SCEGLIETE LA PADELLA GIUSTA è molto importante: gli alimenti dovranno essere completamente immersi nell’olio, perciò usate una padella dai bordi alti per evitare un risultato unto e molliccio.
L’OLIO più indicato è quello di girasole alto-oleico. La sua temperatura ideale è intorno ai 170°/180°, otterrete una frittura croccante e dorata. Se siete sprovvisti di un termometro da cucina, ecco un segreto per azzeccare la temperatura dell’olio: lasciate cadere in padella un po’ di semola o un pezzettino di patata, se risalirà subito in superficie, iniziando a sfrigolare, è pronto! Durante la frittura, per non far schizzare l’olio dappertutto, mettete al suo interno qualche stuzzicadenti: il legno assorbirà tutta l’acqua che il pesce rilascerà.
UTILIZZATE SEMPRE ALIMENTI A TEMPERATURA AMBIENTE, il cibo freddo (o congelato) abbassa la temperatura dell’olio.
NON SALATE IL PESCE o la semola prima della cottura. Il sale, per osmosi, estrae i liquidi dal cibo e li cede alla crosticina esterna, rendendola molle e umida. Il sale va messo alla fine, qualche secondo dopo aver scolato il pesce.
LA SEMOLA è l’ingrediente ideale per ottenere una frittura di pesce croccante. Di grano duro o rimacinata andrà versata sul pesce ben asciutto, fino a ricoprirlo per bene. Prima di iniziare a friggere, eliminate quella in eccesso o setacciate il pesce con un colino.
FRIGGETE CON ORDINE Prima i pesci più grandi che, ovviamente, hanno bisogno di più tempo per cuocere, poi man mano quelli più piccoli fino ad arrivare ai pescetti di paranza.
EVITATE di girare in continuazione il pesce durante la frittura, bisogna farlo solamente appena è dorato da una parte. Il pesce impiega pochissimo tempo a cuocere, di solito 3 minuti per i calamari, 2 per gamberi, alici e pesci di paranza.
NON METTETE TROPPI PEZZI INSIEME perché abbasserete la temperatura dell’olio perciò rischierete non solo di incollare i pesci tra loro ma anche di ottenere una frittura molliccia e unta.
PULIZIA DELL’OLIO Considerato che friggerete in più riprese, fra un turno e l’altro, con l’aiuto di una schiumarola, ripulite l’olio da tutti gli scarti rilasciati in padella.
TOGLIETE L’UNTO IN ECCESSO scolando bene il pesce. Potete utilizzare la schiumarola o delle palette forate, ma il suggerimento migliore che possiamo darvi è quello di utilizzare il “ragno da cucina” o una pinza con cui afferrare i cibi e tenerli qualche istante a sgocciolare sulla padella. Poi lasciate asciugare su carta per fritti. In sua mancanza, potete utilizzare la comune carta assorbente. Ricordate: mai premere o sovrapporre la frittura.
NON COPRITE IL FRITTO DOPO LA COTTURA Anche se la tentazione di coprire il fritto dopo la cottura è molto forte, questa operazione va sempre evitata. Si crea una patina umida in grado di indebolire la consistenza croccante della crosticina.
COME TENERLO IN CALDO Per mantenere la frittura sempre croccante o magari mangiarla il giorno dopo, seguite questo semplice trucco: preriscaldate il forno a 90-100°C, inserite il pesce che avrete disposto in vassoi o teglie e poi spegnete. In questo modo tornerà a essere deliziosa e fragrante come appena fatta ma ricordate, dovrà mantenersi all’interno del forno per massimo un’ora.
ELIMINARE L’ODORE DI FRITTO dalla cucina è semplice: versate in un pentolino dell’aceto di vino e a fiamma bassa lasciate evaporare oppure sempre in un pentolino versate 1 litro d’acqua e 30 ml di ammorbidente, fate riscaldare a fiamma bassa e in pochi minuti sentirete il tipico profumo di bucato appena steso. Tenete sul fuoco ancora pochi istanti e poi spegnete il fornello.