UN BREVE SALUTO: Quando si è inseriti nella chat WhatsApp di scuola, potrebbe essere buona norma, la prima volta che si interviene, presentarsi con il proprio nome e indicando di chi si è il genitore. In qualche modo si dà sempre per scontato che siano le madri a partecipare alle attività, perciò quel “ciao mamme” che precede ogni messaggio può risultare fastidioso per i (pochi) papà che partecipano alla conversazione, basta un ciao generico! Sono bandite parole come: "buongiornissimo", "buonanotte" e "caffettiamo?"; ricordatevi che NON è un gruppo di amici.

NON SPETTEGOLARE, criticare gli insegnati o i ragazzi e fare polemica con altri genitori per questioni private. Può capitare che ci siano problemi di natura comportamentale in classe, per esempio, se i vostri figli hanno litigato se ne può discutere, ma se si tratta di questioni gravi, ovviamente, se ne deve parlare prima di tutto con gli insegnanti e con la dirigenza scolastica. Nella maggior parte dei casi ricordate che i bambini possono benissimo risolvere le questioni tra di loro senza intromissioni dei genitori.

RISPETTARE LE COMUNICAZIONI: Il ruolo del rappresentante di classe dei genitori spesso è più complicato di quello che si crede perché ha il ruolo di mediare tra le richieste e le comunicazioni delle scuole e i genitori! Ricordate che si tratta sempre di un genitore come voi, che ha gli stessi vostri impegni e che prendendosi questo incarico sta anche facilitando “la vostra vita”. Se vi comunica che, ad esempio, le maestre hanno richiesto di far indossare a tutti i bambini il grembiule dal 3 ottobre, è inutile intasare la chat con messaggi tipo “il mio lo indosserà da giovedì” oppure “ma proprio il 3 ottobre, non si potrebbe fare prima?” o ancora “puoi chiedere alla maestra se Luigi può indossarlo da domani?”. La comunicazione è chiara e semplice, se non riuscite a rispettarla è inutile sollevare la questione in chat, parlatene alle maestre!

DIFFONDERE TIMORI: Avete presente quando di punto in bianco un genitore lancia la bomba: “Ho sentito dire che c'è un positivo al covid nella III C!” Hai sentito dire? In chat solo informazioni fondate e veritiere! E se davvero c'è un bimbo malato, non si fa la caccia al "piccolo untore" richiedendo nome, cognome, indirizzo e certificato vaccinale. La cosa peggiore che si può fare, è esporre (o chiedere insistentemente che vengano rivelati) nella chat i nomi dei bambini coinvolti. Si deve parlare sempre in generale e mai puntando il riflettore il tutto senza mai perdere il senso della misura.

NO AI MESSAGGI SUPERFLUI: Mandare catene, video divertenti, video sulla maternità, sui gatti, auguri o altro sono da bandire, così come non bisogna condividere bufale e contenuti non attinenti. Di solito sono più interessanti e divertenti per chi li manda che per chi li riceve! Se si usa la chat di classe come luogo in cui scrivere di tutto, questa tenderà a diventare un luogo di spam in cui si perderanno i messaggi utili e importanti e i genitori saranno portati a silenziare le notifiche non leggendo più ciò che di importante verrà scritto che è poi il motivo stesso della sua creazione: informare tutti i genitori degli alunni di una classe sulle comunicazioni della scuola, delle maestre o dei professori!

NON ABUSARE DEI MESSAGGI VOCALI: È comprensibile il fatto che a volte digitare sulla tastiera non è possibile perché si sta lavorando, cucinando o a volte (anche se non è corretto) alla guida ma i messaggi vocali sarebbero da limitare soprattutto perché non tutti possono ascoltarli subito! Perciò, se ti tratta di comunicazioni urgenti è sempre meglio scrivere, bastano anche poche parole.

PAZIENZA: Come detto anche prima, non tutti hanno la possibilità di leggere i messaggi appena arrivano, ricordate che bisogna pazientare e comunque rispondere nell’arco delle 24 ore!