LA TORPEDO BLU

Ritorna “La Torpedo Blu”, breve momento di piacevole revival di quei mezzi che hanno positivamente segnato una porzione del nostro vicino passato, rubrica che utilizza, per darsi un connotato, lo stesso titolo di una famosissima canzone del Maestro Gaber il cui valore, anche nel suo caso, il tempo non cancella!

 

 

A prescindere da questioni puramente tecniche, in merito alle quali, nulla questio, non si può non riconoscere che gli sportelli di auto, camion e furgoncini in uso fino ai primi anni ’60, cosiddetti controvento, in un’ottica più estetica e passionale, abbiano lasciato il segno, inducendo a ripensarli e, semmai, a riproporli!

Lo sportello controvento, di fatto, era più comodo rispetto all’ergonomia della manovra di entrata ed uscita dal mezzo, rappresentandosi di gran lunga più funzionale per camion e congeneri. Anche rispetto a furgoncini e mezzi similari si connotava per una maggiore praticità nell’uso quotidiano, facilitando il movimento entra/esci, soprattutto se calato nella quotidiana routine delle attività lavorative. Riguardo le vetture, invece, la portiera controvento rimanda a memorie del passato, allorquando il fenomeno della motorizzazione di massa, in Italia, coincideva con la diffusione quasi capillare delle 500 e delle 600, ormai alla portata dei più, mentre ci si affacciava nell’allettante scenario del coinvolgimento delle donne, ormai emancipate e, quindi, anche patentate!

Quelle belle 600, già menzionate, il cui interno era un mix equilibrato e funzionale di lamiere e similpelle, con sedili talvolta bicolore, pannelli a tono e con l’immancabile portacenere estraibile posto in corrispondenza dello specchietto retrovisore, sempre sul cruscotto, erano per davvero un capolavoro, oggi oggetto di culto, che diventavano ancora più belle quando erano condotte da evolute signore del tempo che, scendendo da esse, facevano attenzione, ruotando su se stesse, onde evitare di mettere in mostra le gambe, ormai coperte dai più moderni collant, mentre capannelli di curiosi si costituivano qua e là per scorgere, seppur da lontano, ciò che non sarebbe stato concesso  vedere!

A prescindere da tutto, resta fermo l’auspicio del recupero delle portiere controvento, seppur di tecnologica fattura, almeno per rivivere al meglio il nostro recente passano di cui, oggi, si ha tanta nostalgia…

                                                                                                            Giancarlo Caroleo