5 COSE DA SAPERE SU...

5 curiosità, spiegazioni e storie su diversi argomenti (territorio, cultura, credenze, tradizioni, ecc.) che ti invoglieranno a proseguire la lettura di questa rubrica.

Quando si tratta di buon cibo noi Italiani possiamo salire in cattedra senza considerarci arroganti.

Non c’è dubbio, il cibo italiano è tra i migliori al mondo, è sinonimo di qualità, gusto e benessere!

Per questo quando vediamo in tv, o troppo spesso sui social, rivisitazioni alquanto bizzarre dei nostri piatti portabandiera non possiamo che avvertire un po’ di sgomento.

In America, dove l’emigrazione massiccia degli italiani ha esportato una cucina nata dalla sopravvivenza dei ricordi e delle tradizioni, si è anche diffusa la convinzione che alcuni piatti tipici dei ristoranti di Little Italy siano alla base della nostra alimentazione…in realtà, non solo ci sono del tutto sconosciuti ma rappresentano solo dei falsi miti della nostra gastronomia all’estero.

FETTUCCINE ALFREDO

Non c’è ristorante italo-americano che non le proponga nel menu; sono un must, il piatto italiano per eccellenza ed in realtà, l’origine della ricetta è davvero italiana!

Il romano Alfredo Di Lelio, nato in Vicolo di Santa Maria in Trastevere, cominciò a lavorare fin da ragazzo nella piccola trattoria aperta da sua madre.

Nel 1908 nacque suo figlio Armando; all’interno della sua trattoria Alfredo, vedendo sua moglie Ines debilitata in seguito al parto, preoccupandosi per la sua salute inizia a preparare cibi nutrienti con la speranza di farle riprendere le forze.

Ha così l’idea di impastare delle fettuccine e di condirle semplicemente con burro e abbondante parmigiano. Una carica di proteine, un vero e proprio gesto d’amore!

La moglie gradisce talmente tanto il piatto da consigliare ad Alfredo di inserirlo nel menù del loro ristorante.

In breve tempo le fettuccine Alfredo spopolano!

La consacrazione arriverà qualche anno dopo, nel 1914, grazie a due star del cinema muto hollywoodiano dell’epoca, Douglas Fairbanks e Mary Pickford, a Roma per il loro viaggio di nozze.

È proprio all’interno della trattoria di Alfredo che ebbero modo di assaggiare le sue famose fettuccine; ne rimangono talmente entusiasti che ne portano il ricordo negli Stati Uniti.

Per omaggiarlo della sua calorosa accoglienza, in occasione della loro seconda visita a Roma nel 1927 regalarono al cuoco Alfredo due posate d’oro, un cucchiaio e una forchetta, con incisa la dedica “To Alfredo the King of the noodles”.

Pare che quelle stesse posate Alfredo le usasse per mescolare la pasta insieme al burro e al parmigiano direttamente al tavolo, di fronte al cliente.

La popolarità del piatto e dello stesso Alfredo negli Usa crebbe notevolmente e il suo locale divenne tappa irrinunciabile per il jet set americano in visita nella capitale.

Oggi due ristoranti si contendono la paternità di questa famosa ricetta.

Il primo è “Alfredo alla Scrofa”, locale aperto da Alfredo e nel quale inventò effettivamente il piatto che poi venne ceduto, per motivi economici, a due suoi camerieri.

Il secondo è “Il Vero Alfredo”, locale che acquistò in seguito Alfredo e nel quale la coppia di attori assaggiò il piatto e dove ancora oggi, la nipote Ines e i suoi figli, servono il celebre piatto utilizzando le famose posate d’oro ricevute in dono.

SPAGHETTI CON POLPETTE

Piatto iconico, rappresentativo e importantissimo per l'identità degli italiani all'estero poiché simbolo dell’emigrazione italiana negli Stati Uniti.

Gli “spaghetti and meatballs” sono diventati famosi in tutto il mondo grazie al cinema ed in particolare ad una scena specifica di un cartone Disney: il bacio tra “Lilli e il Vagabondo” mentre romanticamente condividono un piatto di spaghetti con le polpette nel retro di un ristorante italiano di Little Italy.

Anche nei film della New Hollywood, l'era cinematografica firmata dai discendenti delle famiglie di emigranti italiani, non manca l’omaggio al piatto: Francis Ford Coppola li inserisce ne “Il Padrino”, Brian De Palma ne “Gli Intoccabili” ma anche altri registi come Michael Cimino e Martin Scorsese.

È una sorta di comford food con cui gli immigrati italiani negli Stati Uniti curano la nostalgia di casa.

Ma perché le polpette?

Appena trasferiti nella Grande Mela in cerca di fortuna, gli immigrati italiani potevano permettersi ben poco perciò man mano che l’America superava la crisi economica e la carne ritornava ad essere disponibile, sceglievano di acquistare tagli di carne meno pregiati come ad esempio il macinato.

Questa tipologia di carne aveva il prezzo più basso ma soprattutto, se mescolata ad altri ingredienti come ad esempio quelli per realizzare le meatballs, aveva anche un ottimo sapore.

Le dimensioni delle polpette americane, simbolo dell’abbondanza, non sono uguali a quelle italiane ma anche noi usiamo abbinare alla pasta le polpette…immaginereste mai una pasta al forno senza?

CHICKEN PARMESAN

La chicken parmesan è l’alternativa italo-americana alla parmigiana tradizionale anche se delle melanzane, ingrediente principe del piatto italiano, non ne vedrete nemmeno l’ombra!

La versione americana è composta da petto di pollo impanato, condito con salsa di pomodoro, aglio e mozzarella.

La storia del piatto comincia, anche in questo caso, dagli immigrati italiani sbarcati ad Ellis Island e stabilitisi a New York nel quartiere Little Italy. In America la carne non era più un problema: era disponibile in grandi quantità e a basso costo.

Le povere verdure che componevano i tanti piatti italiani in versione “vegetariana” non erano facilmente reperibili e perciò furono sostituite da fettine di pollo, tacchino, manzo o maiale.

Questa invenzione, tutta americana, rende la carne di pollo saporita, gustosa e soprattutto non secca e molte volte, per risparmiare tempo, viene servita in un piatto unico insieme agli spaghetti!

PEPPERONI PIZZA

La pizza è apparsa per la prima volta negli Stati Uniti con l'arrivo degli immigrati italiani ed era popolare tra le comunità di New York, Chicago, Philadelphia, Trenton e Saint Louis.

Fino agli anni ‘40, il consumo di pizza rimase limitato agli immigrati italiani e alle loro seconde generazioni, ciò avveniva nelle pizzerie dei quartieri italiani delle grandi città.

Alla fine della seconda guerra mondiale, rientrarono negli USA tutti quei soldati che avevano combattuto in Italia e che avevano assaggiato i cibi tipici del Bel Paese.

Gli americani cominciarono a recarsi in pizzeria per gustare il piatto con famiglia e amici rendendo in breve tempo la pizza popolarissima.

La pepperoni pizza è la pizza americana per eccellenza, è il condimento più famoso e più richiesto ed ha come ingrediente base il salamino piccante.

Il gusto hot era dato dal peperoncino che gli italiani chiamavano peperone; questo termine è tradotto in inglese con “pepper”.

Fu così che nacque il “Salame Pepperoni”, una soluzione pratica utilizzata dagli italiani per far capire agli americani che si trovavano davanti ad un salame piccante il cui gusto ricordava i piccanti salami del sud.

Con il tempo, questo nome ha iniziato a fare il giro del mondo e, oltre agli americani, anche altri paesi hanno iniziato a chiamare la classica pizza con il salame piccante “pizza pepperoni” senza però importare l’ingrediente fondamentale dagli USA: il salame pepperoni.

Da qui sono iniziati una serie di equivoci! Non esiste film o serie tv in cui gli attori non abbiano ordinato o gustato una “pepperoni pizza”; in fase di doppiaggio, le traduzioni imprecise dall’inglese all’italiano trasformavano la pizza al salame in pizza ai peperoni anche se le fettine rosse e rotonde del salame erano ben visibili agli occhi degli spettatori.

MACARONI & CHEESE

Ci sono varie ipotesi sulle origini e la diffusione di questo piatto.

Anche se questa pietanza non sembra esistere in Italia, molto del suo successo è collegato a gusti e usanze degli immigrati italiani.

Tra le tante origini che hanno dato vita a questa ricetta, per alcuni, l’antenato dei Mac and Cheese sembrerebbe essere l’Älplermagronen, ovvero i “maccheroni del pastore alpino”, piatto tradizionale delle Alpi Svizzere presente in tutti i menù montanari dei ristoranti locali.

Avendo le mucche e il formaggio, era il piatto ideale per i pastori che abitavano le Alpi poiché l’unico ingrediente che dovevano acquistare era la pasta secca che tra l’altro era anche leggera da trasportare.

In America, i Macaroni&Cheese sono quei famosi maccheroncini conditi con formaggio filante cheddar e besciamella, usati spesso come piatto di contorno.

Gli americani amano particolarmente rivendicare i maccheroni al formaggio quale loro invenzione e la leggenda più gettonata sulla loro diffusione chiama in causa il presidente degli Stati Uniti Thomas Jefferson.

Si narra, infatti, che fu proprio lui a portare negli USA il piatto dopo averlo assaggiato a Parigi dove era molto di moda. Addirittura si fece spedire nella sua casa di Monticello, in Virginia, una macchina per fare la pasta e ordinò al suo cuoco personale, l’afroamericano James Hemmings, di imparare a cucinarlo e nel 1802, quand’era presidente degli Stati Uniti, lo servì a una cena di stato.

Tuttavia, il successo del Mac&Cheese arrivò nel 1937, durante la Grande Depressione, quando l’azienda alimentare Kraft Foods mise in vendita la versione precotta in barattolo.

L’azienda non fece altro che andare incontro ai bisogni di una popolazione in difficoltà offrendo un cibo pronto con un prezzo economico ed una lunga conservazione. Inoltre era calorico, nutriente e facile da preparare: un’idea di successo!

Da allora è diventato il piatto tipico dell’infanzia di molti americani!

Di recente alcuni chef stanno cercando di rinnovarlo introducendo nuovi ingredienti e formaggi più pregiati, come ad esempio il Brie.